Si è tenuto a Gardolo, venerdì 20 ottobre presso la sala
parrocchiale, l’incontro con Giuseppe (don Bepi) Grosselli, organizzato dal
circolo Acli di Gardolo.
Il presidente del circolo, Marco Ianes, ha introdotto la
serata definendola come un incontro di amicizia fraterna con un sacerdote, don
Bepi, che tanto ha dato al movimento aclista in molti decenni di attività.
Il vice-sindaco, Paolo Biasioli ha portato il saluto
dell’amministrazione comunale, sottolineando la presenza costante di don Bepi
nella vita cittadina, come acuto osservatore della vita popolare e come guida
spirituale del mondo operaio negli anni duri dove i diritti dei lavoratori non
erano così scontati.
L’intervento di Diego Andreatta, direttore del settimanale
Vita Trentina, che ha presentato alcuni passaggi significativi del libro “Don
Bepi Grosselli: una vita trentina”, ha arricchito la serata con aneddoti ed
episodi che hanno letteralmente acceso la memoria dell’ospite principale della
serata. È stato, infatti, lo stesso don Bepi a prendere la parola per portare
il pubblico, con il suo consueto ammaliante approccio, non privo di profonda e
accurata analisi storica, a percorrere un’intera vita, la sua, dedicata ai
problemi sociali dei trentini. Passando dall’infanzia, vissuta nel periodo fascista,
che ha visto il giovane Giuseppe Grosselli vivere direttamente in prima persona
la scuola fascista, percorrendo il suo periodo in seminario, sia da studente
che da docente poi, arrivando al periodo della sua presenza costante nelle
fabbriche trentine, come prete “di strada”, per portare la parola di Dio nel
mondo operaio, per capire le necessità di chi, in quegli anni, combatteva per
diritti di dignità e rispetto che non erano così scontati. Anche gli interventi di due presidenti Acli,
Aldo Marzari e Luca Oliver, hanno contribuito ad arricchire la serata. Aldo
Marzari ha evidenziato come don Bepi abbia dato tanto al mondo aclista, mentre
l’attuale presidente Luca Oliver, pur non avendo avuto rapporti diretti data la
differenza d’età, ha evidenziato che il messaggio di don Bepi Grosselli è
ancora vivo nelle Acli e molto spesso è un punto di riferimento ricorrente per
le tematiche che si pongono in discussione.
Una bella serata, con un caro amico delle Acli, don Bepi
Grosselli, non poteva che concludersi con un passaggio musicale, presso il
teatro di Gardolo, dove il Coro Alpino di Gardolo stava preparando la festa del
50° di fondazione. Gli amici del coro hanno cantato alcuni brani in onore di
don Bepi, il quale non ha nascosto la propria ammirazione e commozione,
ringraziando tutti con il suo immancabile sorriso.
Don Bepi Grosselli e il coro Alpino di Gardolo nella serata di venerdì 20 ottobre 2017.